Mediterranea
A Journal of Cultural Anthropology and Ethnomusicology
( 4 /2016)


 

 

 


Monumenta 
Dotium
Semiticarum





La tavoletta
di Takuḫlinu






DINGIR MEŠ ša LUGAL GAL EN-ka 
La tavoletta di Takuḫlinu: analisi tipologica e retorico-strutturale della lettera


Studi preliminari

Karen Radner, State Correspondence in the Ancient World
https://books.google.it/books?isbn=0199354774 

Anson F. Rainey-William M. Schniedewind-Zipora Cochavi-Rainey, The El-Amarna Correspondence (2 vol.)
https://books.google.it/books?isbn=9004281541


A. Leo Oppenheim, Letters From Mesopotamia: Official, Business, and Private Letters
http://oi.uchicago.edu/research/publications/misc/letters-mesopotamia-official-business-and-private-letters-clay-tablets

Daniel David Luckenbill, Ancient Records of Assyria and Babylonia Volume 
http://oi.uchicago.edu/research/publications/misc/ancient-records-assyria-and-babylonia-volume-2-historical-records-assyria

 
 

 

 

 
Articolo
on line

 

Il saluto di Takuḫlinu

Monumento formale e inganno poetico di un saluto ugaritico.
Analisi retorico-strutturale e tipologica. Sintesi antropologico-culturale

 
 
di Davide Polovineo
 
3 Dicembre 2015

 
 
 

 

"Dans la mesure où je comprends
je ne sais plus si c'est moi qui parle
ou qui écoute"

(Merleau-Ponty)




1 Opening: "Modes of Thought"
Il gusto che si rispecchia nei documenti diplomatici ugaritici, infaticabili elaborazioni formali della scuola degli scribi del palazzo reale, non è alieno da una "specie" di gonfia elequenza poetica "possibile mondo interpretativo" da cui nasce il passionale sospetto che la stessa in-formativa diplomatica non sia altro che un format-rituale-poetico-mitico: la finalità dell'in-formazione è inseparabile dalla poetica ri-presentazione del mito e del rito, intelaiatura documental-monumentale e sentimental-formale sacrale e superamento della muta esclusione tra sentimento e forma generata dall' attività politico-diplomatica. Politica e poetica, potere regale e poetica del divino, sentimento ancestrale del sacrale pantheon ugaritico e intrighi della corte del palazzo reale, ritualità mitica e ritualità politica pertanto sono una opera in un atto unico. Il documento diplomatico è un monumento, un display rituale che visualizza un format particolare del politico-poetico: l'espressione DINGIR MEŠ ša LUGAL GAL EN-ka è un galateo divino, un format che racchiude un'educazione di natura estremamente estetizzante. 
"Testamento spirituale" di un raffinato e colto uomo politico,  documento di carattere monumentalmente diplomatico, "unico per ritrovamento" [poiché la tavoletta è stata rinvenuta ad Aphek (ai confini del regno di Ugarit)], la "sensuale" lettera (inviata intorno al 1240 a.C) di Takuḫlinu, governatore di Ugarit ad Aphek,  ad Ḫaya, "messaggero egizio del re per ogni paese straniero", nel saluto con l'associazione DINGIR.MEŠ+LUGAL delinea il "carattere" retorico-strutturale del format internazionale in lingua accadica.
 
 

 

 

 Struttura del "Saluto" e "regole della felicità":
the Hidden Dimension


 
La formalizzazione delle regole costitutive strutturali ci permette di comprendere il buon esito (felicity, happines ) del messaggio. In tal senso la struttura specifica le condizioni di felicità e di buon esito del messaggio. Ulteriormente la struttura crea "nuove forme di comportamento [...]" creando la possibilità stessa di giocare a tale gioco (J.SEARLE, Atti linguistici. Saggio di filosofia del linguaggio, Boringhieri, Torino 1976, p. 61). Pertanto.....

 

Il brano è composto da 3 segmenti di cui il primo bimembro, il secondo bimembro e il terzo monistico. Nel primo segmento l'associazione dei lessemi a.na+ En-ia+a-bi-ia genera un parallelismo. Le costruzione verbali lu-ú šulmu + lu-uk ru-bu-ka li-iṣ-ṣu ru-ka delineano il legame tra A e A1. Anche B è costruito con un parallelismo (lessema associativo DINGIR MEŠ).
 

 

 

3  Analisi tipologica: Acts of Faith
 
 
Il format "lu-uk ru-bu-ka li-iṣ-ṣu ru-ka" (cfr. CAT 2,38:1-25) è presente nella corrispondenza internazionale ugaritica: cfr. i modelli idealtypici in  MRS6 RS 15-77, p.6 (A message from Prince Aliḫešni /Tell the King of Ugarit / Good healt to you/ may gods protect your good health) e MRS 6 RS 15.33, p.15 (A message from Ḫišmi-Sin /Tell my brother, the governor of Ugarit /Good health +may the Gods of Ugarit protect your good health).  Non è trascurabile inoltre  RS 20.182 A-B lettera in accadico indirizzata probabilmente al faraone Ramses II riguardante una controversia legale per spedizioni commericali "scomparse" ( con valore commerciale di 3500 sicli d'argento)  tra ugariti e canaaniti.
 
Tuttavia la fraseologia DINGIR MEŠ ša KUR URU.UGARIT+lu-uk ru-bu-ka li-iṣ-ṣu ru-ka probabilmente è da collegare al format regale-ierocratico assiro-babilonese (anche se l'espressione ugaritica tgrk+tšlmk legata al dio Padre-Antenato, probabilmente, è da collegare all'epoca nomadica amorrea). 
 
Idealtypus di riferimento: Format  "Palace of Sargon, the great King, the mighty king, King of the universe, King of Assyria, viceroy of Babylon, King of Sumer and Akkad, favorite of the great gods" [cfr. anche Annales: Anni IV-V-X-XII-XIII + Letter to Assur recounting the Events of the eighth campaign (upon the word of the great gods+ King of the totality of the great gods; "Anger of the great gods" è una formula stilizzata in Prism B Inscription of Nineveh AR (= D.D. LUCKENBILL, Ancient Records of Assyria and Babylonia I-II, The University of Chicago Press, Chicago 1927)  212, AR 218 (K4818))+ The Cyprus Stele (the great gods, who rule heaven and earth). Per l'associazione great gods +my lord cfr. Annales, Anno IV e XIII+ The Cyprus Stele AR 187-188 ] è presente in "the Display Inscription Salons IV, VII, VIII , X", in "the Bull Inscription", in "Pavement Inscription IV", in Pavement Inscription V. Nel Display inscription of Salon XIV+ Inscription on the Backs of the Sculptures Slabs+ Foundation Deposits + Cylinder Inscriptions+the Nimrud Inscription+Cyprus Stele- Right Side  (AR 181)  c'è una variazione: "Palace of Sargon, the great King, the mighty king, King of the universe, King of Assyria, viceroy of Babylon, King of Sumer and Akkad, + king of the four regions+  favorite of the great gods" (possiamo ritenere che l'espressione "four regions sia commutabile con l'espressione "Palace of  Sargon, prefect of Enlil, Priest of Assur, the mighty king, king of the universe, King of Assyria, who from one end (of the world) to the other, (AR 110+114). In "Pavement Inscriptions I-III" c'è una una espansione commutativa: Palace of Sargon, the great King, the mighty king, King of the universe, King of Assyria, viceroy of Babylon, King of Sumer and Akkad, (^ favorite of the great gods); the King who, with the help of Assur, Nabû and Marduk). 
 
Per la tipologia legata all'espressione a.na GÌR.MEŠ EN-ia a-bi-ia am-qut cfr. a livello idealtypico: RS 20:33: 1-29 [( Lettera di un generale hittita in servizio nel paese nemico di Amurru: "Al re mio signore di': Messaggio di Šumi- [ ] tuo servitore: ai piedi del mio signore mi prosterno"] EA 170:1-6.14-27 [ (Lettera scritta dai fratelli del re di Amurru) Al re nostro Signore: messaggio di Baaluya e di Bit-Ili. Ci prostriamo ai piedi nel nostro Signore].
 
 

 

 

4  Sintesi antropologico-culturale:
"Form and Meaning of Magical Acts"

 
Richiamando una celeberrima affermazione di S. Langer, nel migliore dei casi la lettera di Takuḫlinu non sarebbe che "un isoletta delimitata dalla grammatica in mezzo ad un oceano di sentimenti espressi da "oh...oh...". In effetti abbiamo cercato semplicemente di "portare fuori dal linguaggio" le forme simboliche che non vengono accreditate dal simbolismo discorsivo" (S. LANGER, Philosophy in a New Key. A Study in the Symbolism of reason, Rite and Art, Harward University Press, Cambridge (Massachusetts) 1969; ed. it.Filosofia in una nuova chiave. Linguaggio, mito, rito e arte, Armando Armando, Roma 1972, p.116 ss). La lettera di Takuḫlinu, pertanto,è una "comunità di attori" (poiché il raffinato diplomatico conosceva usi e costumi assiri, hittiti ed egizi) una regione linguistica a se stante, in cui, sotto l'influsso di "sacred functions", (cfr. anche S.J. TAMBIAH, The Form and Meaning of Magical Acts, in R. FINNEGAN (ed.), Modes of Thought, Faber and Faber, London 1973) si origina una stilizzazione di inganno profondo e radicale nella struttura epistolare che "possiede" un monumentale Gateway templare e il "corpus architettonico di un casolare" ( sic et........sino alla fine della lettera: "Il mio nemico ha rubato: e alla presenza di mio padre (a-bi-ia) possa egli apparire [...]. Pertanto, come dono per mio padre (a-bi-ia), ti ho inviato 100 (sicli) di lana blu e 10 (sicli) di lana rossa"). Il "casolare" ri-pieno di atti commissivi (cfr. J.L. Austin, Quando dire è fare, Marietti, Torino 1974, in part. pp. 123 ss.) è un tempio di atti comportativi; una pragmatica che abbraccia anche la sintattica e la semantica "sacrale" modificando " l'atteggiamento espressivo nel quale un soggetto autorappresentantesi svela dinanzi agli occhi di un pubblico qualcosa della sua interiorità alla quale egli ha un accesso privilegiato" (J. HABERMAS, Teoria dell'agire comunicativo, Il mulino, Bologna 1986, p.421). Per questo il mondo di Takuḫlinu è simile al mondo di un travestito: "regioni"eccessive, invase e invadenti eppure tendenti al superamento della frattura tra "motivazionale" e "intenzionale". Il "travestimento" di Takuḫlinu è necessario; si "sveste da hittita", si "veste da assiro", si "traveste da egizio": un incontro comunitario favoloso.

 

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